Fishing the World

ABALON STYLE – Esperimenti con la madreperla ai tempi del Corona virus

Ho sempre apprezzato questo materiale e le sue forme mutevoli in grado di cambiare con la luce, i colori cangianti e vivi, l’unicità di ogni pezzo e gli sforzi e la bravura di chi lo impiega per decorare e impreziosire le proprie creazioni artistiche, così ho cercato di sfruttare al meglio il tempo a disposizione che ho avuto durante il periodo di confinamento a casa, e di provare, tra le altre cose, ad intraprendere i miei primi esperimenti con la madreperla ai tempi della pandemia globale scatenata dal Corona virus.

Questo, naturalmente, per rendere alcuni artificiali della mia collezione ancora più unici e belli.

Sono alle prime armi con questa tecnica, e sinceramente non mi sono mai avventurato oltremodo in questi territori sconosciuti, seppur fin dalla tenera età mi fossi già lanciato nella costruzione di modellini di aerei e cose del genere, per poi passare alle macchinine telecomandate, prima a scoppio poi elettriche, in seguito divenute di nuovo aerei, sempre telecomandati, e una parentesi di motoscafo finita male.

Oltre alla pesca, naturalmente, che ci è sempre stata ma che poi è esplosa travolgendo tutto il resto.

Per il solo fatto di doverci dedicare tanto tempo, in termini di concentrazione, pazienza e manualità, ora che ci ho provato anche io capisco perchè queste creazioni siano così preziose, a prescindere dalla bravura dell’operatore che decide di cimentarsi in questa impresa. Questo mosaico di piccolissimi pezzi di materiale estremamente delicato da tagliare, rifinire, incastrare ed adattare alle linee del pesce senza cambiarne le caratteristiche e il movimento richiede tanto tempo ed attenzione. Si tratta di trasformare – senza fretta –  un’idea mentale da seguire e sviluppare scegliendo le varie venature e tonalità che si hanno a disposizione, in qualcosa di gradevole alla vista, oltre che al tatto e al buon senso, che riprenda quanto meno l’idea di un pesce,  e soprattutto che sia efficace e catturante.

Per fare tutto ciò e tenere insieme i pezzi, si dovrà per forza di cose utilizzare della maledetta colla acrilica a presa rapida che dopo pochi istanti, e varie peripezie, avrà già reso insensibili i miei polpastrelli, così come quelli del ladro che voleva essere un artista e cancellava le sue impronte digitali con il Super Attack per non essere riconosciuto, e che seppur concentrato e chino sulla postazione, e con la luce e gli strumenti giusti, non riusciva a tenere insieme quei micro frammenti senza che si attaccassero dappertutto rovinando la festa.

Praticamente quello che sta accadendo oggi nel mondo globalizzato, con questa epidemia che ha travolto ogni cosa.

Un disastro da evitare assolutamente.

Quello che ogni cittadino si aspetta da ogni Presidente della maggior parte degli stati nel mondo coinvolti in questa emergenza globale che ci ha messo in quarantena, come si faceva una volta.

Il risultato dei miei esperimenti si può vedere in  queste foto, per essere la prima volta sono abbastanza contento, soprattutto perchè sono riuscito a finire il lavoro, e già questo non mi pare poco.

La prossima volta dovrò avere più pazienza, essere più preciso e usare meno colla.

Se poi consideriamo che il tempo che ho dedicato a questo esperimento mi ha proiettato in una dimensione tutta mia di benessere e pace dei quali sentivo di avere bisogno, che mi appartiene da sempre e che avevo dimenticato, a causa degli impegni e della vita frenetica che conduco, ma che grazie a questa pausa forzata ha portato a riscoprire aspetti che avevo lentamente allontanato, posso ritenermi mediamente soddisfatto. Alla fine sono usciti bene o male come li avevo immaginati, e solo il guardarli mi riempie di gioia come avevo sempre desiderato.

Già iniziavo ad avventurarmi nei meandri dell’informazione, e a domandarmi quale fosse la migliore colla bi-componente leggendo le varie recensioni su Amazon, piuttosto che cercare nuovi fogli di madreperla online che sembravano fatti apposta per la mia prossima creazione o capire una volta per tutte quale lima utilizzare grazie ai forum che trattano l’argomento, ma poi ho deciso di lasciare stare.

La bambina ha iniziato a fare i capricci e dovevo tornare da lei.

Per fortuna pare manchi poco al ritorno alla normalità, se così si può dire.

Ogni volta che guarderò questi artificiali ripenserò a questo momento che tutti noi abbiamo vissuto, che purtroppo ha causato tante vittime e cambiato per sempre le nostre vite, anche se forse ancora non ce ne rendiamo conto, e in cui anche andare a pescare era proibito.

Non vedo l’ora di provarli e vedere il loro effetto in acqua.

Quando sarà possibile tornare a pescare, non credo comunque che li utilizzerò; non vorrei che magari capitasse nei paraggi un pesce di quelli qualsiasi, alle prime armi e male informato, e senza il benchè minimo riguardo per le mie dita incollate – che sto ancora scartavetrando –  strappasse via per sempre, con le sue fauci taglienti, quei pesciolini luccicanti e sinuosi che in fin dei conti hanno impiegato tanto tempo per arrivare fino a lì e ogni giorno si affannano a sopravvivere in mezzo a tutti questi squali.

Come se non bastasse ci voleva anche il Corona virus a complicare la situazione.

Penso, nonostante tutto, agli artigiani e alla bellezza del talento, alla creatività e al lavoro manuale necessario per sprigionarla e per condividerla con gli altri.

Alla pazienza che ci vuole ogni giorno per fare le cose fatte bene.

O semplicemente per farle sembrare così.

2020 © Testi e foto di Marco Tortora

ABALON STYLE – Esperimenti con la madreperla ai tempi del Corona virusultima modifica: 2020-04-24T15:48:01+02:00da
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