Bangkok Fishing

 Articolo pubblicato sul numero 3 Autunno 2008 di H2O Magazine
di Marco Tortora
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Ho sempre desiderato fare un viaggio in Thailandia, la terra della libertà, ma poi per tutta una serie di motivi più o meno pratici l’ho sempre rimandato, fino a quando alla fine di una stagione di pesca alle Maldive, la mia compagna (dell’epoca ndr) ha gettato l’amo per scherzo e senza pensarci più di tanto ho abboccato come un pesce in frenesia.

Pochi giorni dopo eravamo imbottigliati su un tuk-tuk (ape-taxi) nel traffico caotico di Bangkok, la capitale di questo paese affascinante e tutto da scoprire, con l’obiettivo di passare alcuni giorni in città per respirare la sua calda atmosfera orientale e pescare in compagnia di Jean Francois Helias, rappresentante IGFA Thailandia e detentore di numerosi record del mondo,  prima di andarci a rilassare in qualche isoletta sperduta nel Golfo del Siam.

Non tutti sanno infatti che la Thailandia è un paradiso per i pescatori, e che le sue acque (dolci e salate) sono ricche di pesci di ogni specie e misura.

Basta fare un giro nella rete per rendersi conto delle grandi potenzialità che offre questo territorio, senza contare  le numerose organizzazioni che operano nel settore e l’esperienza di monsieur Helias, francese d’origine trapiantato in Thailandia da tanti anni e massimo conoscitore della pesca in questi ambienti, oltre che fondatore di Fishing Adventures Thailand (www.anglingthailand.com).

La sede operativa dell’attività che gestisce con la moglie Lee è la sua casa di Bangkok tappezzata di fotografie, dalla quale partono tutte le spedizioni per raggiungere le molteplici destinazioni, più o meno lontane, pensate per i pescatori a seconda della preda con la quale si vogliono cimentare.

L’offerta spazia dalla pesca nella giungla al famelico Snakehead, con pacchetti della durata di più giorni, a soluzioni più comode e meno dispendiose nei dintorni della capitale.

A meno che non si sia dei fanatici inguaribili con l’obiettivo di avventurarsi in regioni lontane alla ricerca di prede fantomatiche come enormi Giant Freshwater Sting Ray (razze di fiume), la maggior parte delle specie d’acqua dolce che hanno reso famoso questo paese si possono incontrare a pochi chilometri da Bangkok, senza per questo risalire il corso del fiume Mekong al confine con la Cambogia e il Laos rischiando di imbattersi in campi di prigionieri americani dimenticati lì dalla guerra del Vietnam…

Noi abbiamo optato per due soluzioni interessanti: una giornata nel mitico Bung Sam Lan Lake, e un’altra in alcune risaie a due ore dal centro (causa traffico) alla ricerca del Barramundi a mosca.

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Bung Sam Lan Lake: fondamentalmente sono contrario alla pesca nei laghi a pagamento, ma questo è il Lago per antonomasia, famoso ormai dappertutto per essere la dimora di alcuni fra i pesci d’acqua dolce più grandi che si possono incontrare in giro per il mondo, primi fra tutti i Mekong Giant Catfish, la Carpa Siamese e l’Arapaima, una specie introdotta direttamente dal sudamerica che raggiunge una taglia impressionante di 400 libbre.

Alcuni record Igfa sono stati battuti proprio in questo lago, e non mi sono affatto stupito quando la guida mi ha consigliato di mettere da parte la mia attrezzatura da Giant Trevally  per lasciare spazio a canne monopezzo e cinture da combattimento stile pesca d’altura.

E neanche quando ho letto un cartello che invita gli ospiti a non fare il bagno, in quanto le acque del lago ospitano specie pericolosissime…

IMG_0044.JPGLa particolarità di questo bacino artificiale è che su due lati sono presenti dei capanni costruiti su palafitte, ognuno dei quali ospita per tutta la giornata un pescatore e la sua guida, fornendo riparo dal caldo perenne e dalle piogge frequenti a seconda della stagione. All’ interno è presente un televisore e si può usufruire anche di un servizio di massaggi. Un piacevole comfort, questo, sia per il pescatore per tonificare i muscoli dopo le battaglie ingaggiate con i pesci, sia per le mogli che per vincere la noia si lasciano andare a mani esperte e rilassanti.

Nella struttura è presente uno dei migliori negozi di pesca di tutta la Thailandia, fornitissimo e con prezzi decisamente interessanti, oltre che un bar e un ristorante dove si potrà ordinare il pranzo che verrà servito direttamente sul capanno, giusto per non perdere alcun minuto di pesca.

Diverse sono le tecniche che si possono adottare in questo lago.

IMG_0067.JPGIl mio vicino è un tedesco che trangugia una birra dietro l’altra, un abituè che questa volta è qui per la Carpa Siamese, una specie molto diffidente che può arrivare a pesare più di 100 Kg. A causa del suo tasso alcolico , non riuscirà a “ferrare” per tutto l’arco della giornata, nonostante in più di un’occasione rilevi la presenza della sua preda con delle tocche impercettibili.

Noi invece abbiamo deciso di impostare la battuta su due fronti: una canna a fondo con il vivo per tentare l’Arapaima, e un’altra con galleggiante e pastura per i catfish (Mekong e Striped), entrambi pesci potentissimi.

Bisogna ricordare che il record del mondo IGFA sul Mekong Giant Catfish è stato battuto proprio in questo lago privato, con un esemplare di 86 kg preso l’anno scorso.

L’esca viva per l’Arapaima è costituita da piccole Tilapie, che si catturano direttamente in loco con la stessa pastura utilizzata per i catfish, un’amalgama confezionata sapientemente dalle guide di Jean Francois composta da pane, acqua, latte di cocco ed altri ingredienti magici che sono rimasti segreti, anche perché da quel che si dice in giro, e come ho potuto costatare con i miei occhi, i pesci di BSL preferiscono solo quella.

SANY0156.JPGScaldate i muscoli, fate streching, trattenete il massaggiatore…perché quella che vi aspetta sarà una giornata memorabile, con pesci combattivi che saltano in tutte le direzioni mettendo a dura prova la vostra resistenza fisica, molto prima dell’attrezzatura.

Per la cronaca: in una giornata di pesca a BSL (interrotta per un paio di ore a causa di un  violento acquazzone tropicale) ho catturato 22 catfish tra i 10 e i 25 kg, per un peso totale di 296 kg, non riuscendo a vincere la scommessa che Jean Francois Helias lancia a tutti i suoi clienti: se prendi meno di 50 kg di pesce, lui ti rimborsa il viaggio allegando un assegno di 1.000.000 di bath (24.000 $) per scusarsi dell’accaduto!

Per l’Arapaima dovrò aspettare la prossima volta: ha mangiato mentre avevo in canna un altro pesce…

Barramundi nelle risaie: sebbene molti pescatori pensino che questo predatore sia presente solo in Australia, esso è nativo anche della Thailandia e di alcuni paesi limitrofi, rappresentando una delle specie di maggior valore sul mercato ittico locale.

Per questa ragione, si trova in numerosi bacini privati (pond), e grazie ad una serie di accordi con gli allevatori, è possibile dedicarsi alla sua cattura a mosca o a spinning.

SANY0035mod.jpgÈ un pesce lunatico, che risente molto degli sbalzi termici e dei livelli dell’acqua, ma una volta allamato è in grado di sprigionare una forza pari all’altezza della sua fama, oltre ad esibirsi in spettacolari salti con i quali, spesso, riesce a slamarsi.

Vicino a Bangkok sono presenti alcuni spot interessanti, che l’organizzazione di Jean Francois Helias mette a disposizione dei suoi clienti in base al periodo dell’anno.

Sebbene non raggiunga taglie notevoli come in Australia, qui in Thailandia il record è di quasi 30 libbre.

Per chi fosse interessato a pescare il Barramundi a mosca, è necessario provvedere da sé all’attrezzatura. Le mosche giuste sono grossi streamer di colore scuro, neri o viola, con filamenti luminescenti per essere meglio visibili in acque torbide come queste.

INFORMAZIONI DI VIAGGIO

Clima

Tropicale, con una temperatura media di 35 gradi, che a causa dell’alto tasso di umidità sarà percepita come se fosse molto più alta.Per questa ragione è consigliabile bere molta acqua per evitare la disidratazione, e un abbigliamento pratico e leggero che permetta una buona aerazione del corpo.

Vaccinazioni

Nessuna obbligatoria.

Moneta

La moneta ufficiale è il Bath (1 $ equivale a circa 40 bath).Il costo della vita in Thailandia è nettamente inferiore a quello a cui siamo abituati nei paesi occidentali, e questo vale anche per le sessioni di pesca, che si aggirano sui 6000-7000 bath al giorno , transfert inclusi.In alcune strutture sono comunemente accettati dollari ed euro, oltre che le principali carte di credito.

La capitale

tuk tuc.JPGAttraversata da numerosi canali, Bangkok è una città dinamica e cosmopolita che offre migliaia di attrazioni a seconda dei gusti: dai templi buddisti ai mega centri commerciali stracolmi di merce a basso costo.I taxi sono economici, ma a causa del traffico caotico potreste rimanerci intrappolati. Meglio optare per  una corsa in tuk tuk (ape taxi), sicuramente molto più divertente ed economica, anche se suggerisco di contrattare il prezzo prima della partenza. Da segnalare Khao San Road, la via dei back-pakers, i viaggiatori con lo zaino in spalla. Turistica ma imperdibile. Bar, ristoranti, ostelli, abbigliamento, studi Tatoo, falsi d’autore, agenzie di viaggio, biglietterie e molto altro ancora…Vale la pena visitare il floating market (il mercato galleggiante); il mercato dei fiori notturno e, per gli amanti del genere, assistere ad un combattimento di Muay Thai, la lotta tailandese senza esclusione di colpi.

Testo e fotografie di Marco Tortora

Bangkok Fishingultima modifica: 2008-11-08T22:15:00+01:00da mambomarco
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One Response

  1. costa
    at |

    sono costa il collega di andrea quello vicino a gallapoli ricordi????complimenti sono davvero 2 belle bestie

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